L’oro, sebbene sia un metallo prezioso, rimane largamente inutilizzato. Solo una piccola frazione viene impiegata nell’industria odontoiatrica e in quella elettronica, dove le sue proprietà di malleabilità e conduttività trovano applicazione pratica.
La stragrande maggioranza dell’oro, corrispondente al 95%, rappresenta un mezzo consolidato per la conservazione del patrimonio, sia sotto forma di lingotti, sia come manufatti di gioielleria. Quest’ultima modalità trova particolare apprezzamento tra i consumatori privati, con un’enfasi notevole in India, la nazione che detiene il primato mondiale per la domanda di questo prezioso metallo.
Le riserve auree si distinguono per la loro intrinseca capacità di mantenere la propria integrità senza esaurirsi, accrescendosi ad un ritmo assai moderato, specialmente se confrontato con il volume già estratto, incrementandosi di circa l’1,6% annuo. Tale peculiare proprietà dell’oro, ovvero di espandersi ad una velocità così contenuta, si è mantenuta costante per un arco di tempo che si estende all’incirca per 4.000 anni.
L’oro si distingue per il suo notevole quantitativo, che rimane sostanzialmente invariato, ed è perlopiù custodito come forma di ricchezza palpabile. Tale peculiarità è esclusiva di questo prezioso metallo.
A differenza dell’oro, la cui quantità è limitata, la massa monetaria in circolazione si espande in maniera incontrollata. Per stimolare l’attività economica, le attuali politiche monetarie devono incrementare l’offerta di denaro di un tasso annuo superiore all’11%, una realtà che si verifica anche per l’Euro, la valuta gestita con maggiore rigore al momento.
In considerazione del contesto attuale, è innegabile che la scarsità dell’oro ne accresca l’attrattiva per gli investitori, in virtù del ruolo cruciale che ha svolto storicamente nei periodi di eccessiva circolazione di denaro artificiale e non regolamentato. In queste epoche, l’oro si è affermato come un mezzo di conservazione del patrimonio estremamente sicuro, superiore alle valute correnti. Ciò è dovuto principalmente al fatto che la quantità d’oro estratta annualmente è limitata e costante, rendendolo unico nel suo genere come strumento di salvaguardia del valore nel tempo.
Durante i periodi di crisi si assiste a un incremento nella domanda di oro, il che significa che coloro che detengono oro non solo mantengono il valore del loro capitale, ma hanno anche la possibilità di aumentarlo significativamente.
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