I beni rifugio costituiscono un indispensabile strumento di navigazione per gli investitori durante i periodi di instabilità economica, fungendo da punti di riferimento imprescindibili. Essi sono assimilabili a un faro che irradia sicurezza, guidando le imbarcazioni attraverso la nebbia densa di una tempesta finanziaria. Allo stesso modo in cui un marinaio si rifugia in porto per sfuggire alla furia del mare, l’investitore si appoggia a questi beni in tempi di incertezza, scompiglio finanziario o crisi economica. Questi asset vanno oltre la semplice protezione del capitale; rappresentano una strategia raffinata per navigare con perizia attraverso le acque tumultuose dell’economia, in particolare in presenza di recessioni, tensioni internazionali, conflitti armati e periodi di inflazione sostenuta.
Qual è l’ingrediente misterioso del loro incanto inconfondibile? La risposta sta nella loro autentica natura. Tali beni vantano una valenza concreta, che non solo rimane costante durante le fluttuazioni economiche, ma tende addirittura ad accrescersi, diventando più prezioso, quando l’economia è messa alla prova:
- Non comportano rischio di credito in quanto costituiscono di per sé un valore intrinseco;
- Essi non puntano sulla congiuntura economica effettiva, né su singole imprese o insiemi di queste, né su specifici ambiti commerciali, evitando così di incorrere in rischi;
- Sono beni limitati, Le risorse limitate e scarse, per loro natura, non sono soggette a inflazione. La disponibilità ristretta, unita a un forte interesse da parte del pubblico, fa sì che, secondo i principi fondamentali di domanda e offerta, il loro valore sia destinato ad aumentare. Questo accade a prescindere dal valore intrinseco degli asset in questione;
- I beni “al portatore” non richiedono identificazione tramite targa o registrazione fiscale, risultando di proprietà di chiunque ne sia in possesso. Questi beni sono ideali per transazioni “peer-to-peer”, in quanto evitano il controllo da parte di enti regolatori. Offrono il vantaggio della completa privacy, un privilegio sempre più raro nel nostro mondo, specialmente al di fuori dei beni rifugio. Il loro fascino risiede anche nella decentralizzazione, che consente al possessore di gestirli in totale indipendenza, un’indipendenza che è diventata un’eccezione piuttosto che la norma.
- Per queste caratteristiche tipiche dei “tempi del baratto” spesso non hanno gravami di tassazioni varie ne sull’acquisto e ne sul possesso.
L’Oro: Sovrano Incontestato dei Rifugio di Valore
Ponderate sul fascino dell’oro, un metallo la cui lucentezza trascende il mero aspetto estetico, incarnando in modo superlativo le caratteristiche di un bene rifugio. Fin dall’antichità, l’oro rappresenta un oggetto del desiderio per l’uomo, particolarmente nella sua espressione più comune: l’oro fisico usato in gioielleria, che si distingue non solo per il suo valore decorativo ma anche per la sua affidabilità come investimento sicuro in un bene tangibile e di valore. Nel corso delle pagine di questo sito, tuttavia, vi illustrerò perché il vero pilastro tra i beni rifugio non sia il comune oro commerciale di 18K 750/1000, spesso impiegato in gioielleria, ma l’intramontabile oro fisico puro da investimento a 24k 999,9/1000, un’alternativa che istituti bancari e consulenti finanziari raramente propongono. Al contrario, le banche centrali e le istituzioni governative hanno continuato a preferire l’accantonamento di oro puro fisico a 24k, mentre ai risparmiatori e investitori privati sono stati proposti principalmente prodotti finanziari cartacei, con relative scadenze, che finiscono per immobilizzare i loro capitali nel tempo.
Non solo l’oro fisico, ma anche l’argento, il platino e persino i diamanti sono considerati rifugi sicuri per chi investe. Nel segmento “Quale oro” del nostro sito, spiegheremo perché questi materiali, sebbene di grande valore, non eguagliano il prestigio dell’oro fisico puro da investimento a 24 carati (999,9/1000). L’oro da investimento gode di un notevole vantaggio: l’esenzione dall’IVA del 22%, un onere che incide sull’acquirente finale e non è recuperabile, rendendo gli investimenti in beni soggetti a tale imposta meno attraenti. Per lungo tempo, non è stata diffusa adeguatamente la consapevolezza che esiste un tipo di oro diverso da quello adoperato in gioielleria, ovvero l’oro che agisce come moneta globale e che rimane appannaggio quasi esclusivo di banche centrali e istituzioni governative. Queste entità si avvalgono dell’oro fisico puro da investimento per consolidare il loro capitale sociale, elevare il loro rating e trasmettere un’immagine di stabilità su scala internazionale.
In chiusura, navigare con abilità nella complessa sfera dei mercati finanziari e delle tattiche di risparmio esige non solo conoscenza ed esperienza, ma anche, in alcuni frangenti, un valido mezzo di guida. I beni rifugio fungono da tale strumento: una bussola che segna il cammino da percorrere durante le tempeste economiche, garantendo un rifugio affidabile nei tempi di dubbio.
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